Di quegli sms che ti arrivano a notte avanzata, che pensi che qualcuno sia rimasto chiuso fuori casa oppure è qualcuno dell’AC (ci si chiama un po’ a tutte le ore). Perché era troppo tardi anche per un sms:
Qualche minuto fa se n’è andata la nostra meravigliosa ed adoratissima Giuliana. Adesso ci proteggerà dall’alto!!!
Ormai a giornata conclusa, dopo una lunga malattia, dopo tanta sofferenza. Comunque, troppo presto. Perché per lei non era mai troppo tardi, per la sua tenerezza e la sua attenzione a tutti; oltre la malattia la grande passione per la vita, oltre la sofferenza la grande fede.
Perché nei giorni della gioia e anche nel tempo della prova, ha saputo conquistarci tutti. A cominciare dai poveri e da coloro che sono soli. Ci ha conquistati tutti.
Perché in ogni occasione ci ha insegnato che davvero le Beatitudini non sono solo un racconto evangelico, ma il fondamento della felicità vera. Possibile per tutti. Nel dono della propria vita e non nell’ossessione di trattenere per sé.
Perché tutto questo ce lo hai donato, come la leggerezza di un ballo, come un caffè rimediato nel turno di notte a Loreto, come un biscotto offerto sul treno verso Lourdes, come una camicia lavata, asciugata e stirata durante la notte. Con la luce degli occhi, come quando raccontavi dei tuoi familiari e dei tuoi amici.
Oggi la fede in Gesù che ti accoglie, non mi impedisce di soffrire il tuo distacco. L’inquietudine di viverlo da lontano.
E per non essere riuscito ad abbracciarti anche solo una sola volta, mi dichiaro sconfitto. Perché troppo spesso sono altrove e con l’ansia di dover fare tutto. Rischiando di perdere il baricentro dell’esistenza e il profumo della ferialità.
Oggi, mi fermo. E mi godo il tuo sorriso, che insieme a te, vive.