Il Giubileo nella storia. Curiosità, fatti e controversie.

Il Giubileo nella storia. Curiosità, fatti e controversie.

Il 13 maggio 2024, con la bolla «Spes non confundit», papa Francesco indice il Giubileo ordinario del 2025.

«Spes non confundit», «la speranza non delude». Nel segno della speranza l’apostolo Paolo infonde coraggio alla comunità cristiana di Roma. La speranza è anche il messaggio centrale del prossimo Giubileo, che secondo antica tradizione il Papa indice ogni venticinque anni.

Il primo anno giubilare viene proclamato da papa Bonifacio VIII il 22 febbraio 1300. Sarebbe stata concessa l’indulgenza plenaria ai romani, che entro l’anno avessero visitato per trenta volte le basiliche di San Pietro e di San Paolo. Ai pellegrini non romani sarebbero state sufficienti quindici visite. Arrivarono a Roma, almeno due milioni di fedeli, tra cui Dante Alighieri.

Clemente VI proclama un altro Giubileo nel 1350, ottenendo una tregua nella guerra tra Francia e Inghilterra, per rendere sicuro il viaggio dei pellegrini.

Urbano VI anticipa al 1390, volendo fissare una scadenza fissa, ogni trentatré anni, come gli anni di Cristo. Ma sono anni complicati nella vita della Chiesa, a causa di uno scisma in corso.

Niccolò V proclama un nuovo anno santo il 1450, portando la scadenza a cinquanta anni. Ma successivamente Paolo II lo indice già nel 1475, fissando la scadenza a venticinque anni e aggiungendo, come chiese giubilari, anche le basiliche di San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore. Ma quel giubileo fu celebrato da Sisto IV, poiché Paolo II morì prima.

Il giubileo del 1500, nel passaggio del secolo, fu particolarmente significativo, Alessandro VI stabilisce un preciso cerimoniale per l’apertura e la chiusura dell’anno santo, introducendo l’apertura della Porta Santa, nelle quattro basiliche patriarcali, richiamando le parole di Gesù:

«Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo» (Gv 10,9).

Seguono gli anni santi del 1525, 1550, 1575 e 1600.

Dal 1625, papa Urbano VIII concede di ottenere l’indulgenza giubilare anche a coloro che non potevano recarsi a Roma, ai carcerati e agli ammalati. E nel 1650 Innocenzo X estese l’indulgenza anche alle province belghe e alle Indie occidentali.

Nell’anno santo del 1675 viene riconsacrato il Colosseo, che torna a essere un luogo sacro. Nel 1700 è la prima volta che un giubileo viene aperto da un papa (Innocenzo XII) e concluso da un altro (Clemente XI).

Poi, quello del 1725 e quello del 1750, in cui Benedetto XIV introduce l’ormai tradizionale Via Crucis al Colosseo, la sera del Venerdì Santo. E ancora nel 1775, aperto a febbraio, a causa della Sede vacante, nel 1800, nel 1825. Nel 1850, niente Giubileo, a causa delle guerre napoleoniche.

Nel 1875, papa Pio IX, appena rientrato dall’esilio, non celebra solennemente l’apertura e la chiusura dell’anno santo, poiché Roma è occupata dalle truppe di Vittorio Emanuele II.

Il giubileo del 1900 si svolge, per la prima volta dopo l’unità d’Italia, indetto da Leone XIII. Per la prima volta, l’organizzazione dell’accoglienza è curata dalle autorità italiane. In quell’anno sorsero sulle vette di tutto il Paese, dal Piemonte alla Sicilia, monumenti in onore a Cristo Redentore.

Nel 1925 Pio XI è il primo papa a benedire lo Stato Unitario italiano. Il 6 gennaio 1933, lo stesso papa indice anche un Giubileo straordinario, nella ricorrenza dei 1900 anni dalla morte di Cristo.

Dopo la guerra, nel 1950, Pio XII proclama il dogma dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. In quell’anno, possiamo dire che prende corpo il turismo religioso di massa.

All’apertura del Giubileo del 1975, indetto da Paolo VI, all’indomani del Concilio Vaticano II, per la prima volta sono presenti anche alcuni monaci buddisti. È il primo anno santo celebrato anche fuori Roma, nelle rispettive comunità diocesane, e il primo a essere trasmesso in mondovisione. Finalmente hanno fine le scomuniche con la Chiesa di Bisanzio.

Sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, dopo il Giubileo straordinario del 1983, si celebra il grande Giubileo del 2000. In quell’occasione, il Papa compie il gesto della richiesta di perdono per i peccati commessi dai cristiani nella storia.

Nel 2015 papa Francesco indice un Giubileo straordinario della Misericordia, nel cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II. Per la prima volta nella storia della Chiesa, l’apertura non avviene a Roma: il 29 novembre 2015 il Papa apre la Porta Santa della Cattedrale di Notre-Dame di Bangui, nella Repubblica Centrafricana, colpita dalla guerra civile. In quell’anno viene aperta la Porta Santa anche nelle cattedrali di tutto il mondo, nei santuari, negli ospedali e nelle carceri.

Così, l’anno santo 2025, sarà dedicato alla Speranza, che non delude. In occasione della proclamazione del Giubileo, scrive il Papa:

Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni.

Mi piace credere che la Speranza di Gesù Cristo rimane salda, attraverso le vicende alterne e controverse della storia. Che la bellezza del Vangelo è stata custodita nei secoli, nonostante il peccato dei figli e delle figlie della Chiesa.

Mi piace ancora credere che, soltanto tornando con fedeltà alla Parola di Dio, pronti ad abbandonare le incrostazioni del tempo, l’ostacolo delle abitudini e la superbia delle certezze, potremmo ritrovare la Speranza e le sue ragioni in ogni giorno. Nonostante tutto.

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